Laboratorio di Pittura
Dipingevamo con Claudia, c'eravamo io, Alessandro, Sofia e Laura Tagini. La pittura era vera. Era un periodo in cui mi sentivo un po' strano: ero contento e un po' triste e in difficoltà, non mi fidavo della gente. Dipingere mi aiutava a parlare dei miei problemi. Ero incavolato, ero arrabbiato su tutto, mi sembrava tutto inutile. Mi sono fidato della gente con il tempo, tipo che non ero da solo ad avere i problemi Subito non lo vedevo. Ho incominciato a vedere le cose diverse.
INTERVISTA
AL LABORATORIO DI PITTURA
di
ALESSANDRO ALLARA
Vi piace unire il pennello alla vostra mente?
SOFIA: - Si mi piace molto disegnare.
MAURO: - Sì… va bene così… è meglio. Non so cosa dire.
DAVIDE: - Sì.
Chi partecipa a questo laboratorio?
SOFIA: - Alessandro, Davide, Laura e Mauro.
Quando vi trovate per dipingere?
SOFIA: - Il mercoledì, non la so l'ora.
MAURO: - Alle 16:00.
SOFIA: - Alle 16:30.
ALESSANDRO: - Alle 16:00, non alle 16:30.
Qual è il vostro lavoro preferito all'interno di questo laboratorio?
SOFIA: - Disegnare, dipingere, scherzare, andare al bar a prendere il caffè!
MAURO: Di tutto.
DAVIDE: Dipingere, colorare e bon.
Come vi trovate a lavorare tra voi?
SOFIA: Bene, sei molto carino.
MAURO: Benissimo.
DAVIDE: E' sfizioso!
ALESSANDRO: Anche a me piace molto, è molto bello.
Cosa vi piace dipingere?
SOFIA: I quadri.
MAURO: Di tutto.
DAVIDE: Quadri "Naif " e i fiori.
Oltre alla pittura cosa fate in questo laboratorio?
SOFIA: Disegnare, dipingere, usare i pastelli e le spugnette.
MAURO: Usare le matite colorate, tagliare, incollare.
DAVIDE: Disegniamo.
ALESSANDRO: Mi piace fare di tutto anche perché c'è la mia ragazza presente.
Cosa avete provato quando avete esposto i vostri quadri alla mostra?
SOFIA: Mi è piaciuto cenare lì, con il mio "piccioncino" al tavolo da soli.
MAURO: Io sono timido e mi sono commosso; anche i miei erano commossi.
DAVIDE: Una sensazione bellissima, sembrava la galleria del Louvre.
ALESSANDRO: Io ho provato un'emozione molto bella.
Quali sono i colori che vi piacciono di più? Sono quelli che usate di più nei vostri quadri?
SOFIA: Il giallo, il rosa fucsia, il verde, l'arancione, il bianco e il nero.
MAURO: Le matite colorate e le tempere.
DAVIDE: L'azzurro, il rosa e il giallo.
Vi trovate bene a lavorare con Claudia?
SOFIA: Certo, con Claudia si scherza, è carina, intelligente, brava, affascinante e mi lascia disegnare quanto voglio. Parla sempre con Laura, con me non parla mai e io sono gelosa.
MAURO: Sono contentissimo e bon, chiuso.
DAVIDE: Sì, è bellissima.
ALESSANDRO: Anch'io lavoro molto bene con Claudia, è molto simpatica.
A cosa pensate quando dipingete?
SOFIA: Mi piace usare le spugne, i pennelli, i colori e tanti fogli per passare le "baboie".
MAURO: Tutto bene, non so cosa dire, tutto bene, penso cosa fare.
Tratto dal giornalino Pensieri, n° 2, dicembre 1999.
Giornalino
Abbiamo
iniziato il giornalino nel 1999 con Costanza e l'abbiamo chiamato
Pensieri. I primi articoli sono stati scritti da Francesco,
Gabriele, Gianni ed io. l'impaginazione grafica la faceva Claudia.
Siamo andati avanti fino al 2009.
Mi
piaceva farlo perché raccontavamo di noi e della vita. Mi manca
quest'attività e mi piacerebbe rifarlo.
NOTTE BLU
In una notte blu
mi sento coinvolto da una
immensa pace.
In una notte blu
scompare la mia timidezza
la malinconia lentamente
va via
e lascia il posto alla mia
fantasia.
Forti emozioni entrano nel
mio cuore:
l’amore il calore e la
passione.
Il desiderio di avere una
storia d’amore
il bisogno di coccole
il desiderio di sentirmi
utile
prendono il posto delle
paure:
paura di sentirmi solo
di essere inadeguato
la paura di non riuscire
ad avere le cose troppo belle.
Il giorno è troppo reale
mentre la notte mi fa
sognare.
Davide Ala
Tratto dal giornalino Pensieri n° 0
Musica
La musica è bella e nel laboratorio di musica mi piacevano le cose innovative. Scrivevamo i pezzi insieme e c'era la dimensione di condividere. Cantare insieme è diverso di cantare da soli, mi sentivo in sintonia con la band e a distanza di anni mi manca questo coinvolgimento. Era bello sentirli cantare mi piaceva questa voce magica della Tagini mi emozionava sentirla, aspetti belli. Da solo invece mi manca la gente e il clima del gruppo. Continuo a cantare nonostante tutto perché amo la musica. Il coinvolgimento è immediato con la gente.
CONCERTO: LIBERO PENSIERO MUSICALE
Il gruppo L.P.M. (Libero Pensiero
Musicale) è iniziato a ottobre del 98. Il ritrovo era il sabato pomeriggio in
varie sale prove a seconda della disponibilità dei locali. Abbiamo realizzato
il primo concerto a dicembre del 98 alla festa di Natale. In tale occasione
abbiamo cantato cinque canzoni, due Gianni da solo, due Laura e una Davide.
Igor era alla chitarra e Davide
alle percussioni e alla voce. Michele alle percussioni, tastiera, voce. Roberto
alla batteria.
E' stato un concerto discreto ed è
stato bello cantare insieme. Il secondo concerto è stato preparato meglio.
Abbiamo provato di più; siamo riusciti a curare di più i particolari e a
renderlo più divertente riuscendo a coinvolgere il pubblico nel battere le mani
e cantare. Abbiamo preparato meglio le canzoni. Il repertorio comprendeva: Lyon
di Elton John, Pensiero dei Pooh, Bella di Jovanotti, Treno di Giovanni
Trupo, Siamo nati soli di Davide Ala e Igor Baratta, Fashion Love
di Giovanni Trupo e Michele Strocchi. A conclusione è stata cantata da Laura
una canzone in francese dedicata agli ospiti stranieri presenti in sala.
Inizialmente abbiamo avuto un po’
paura ed eravamo piuttosto tesi perché c'era tanto pubblico e temevamo di non
soddisfare le aspettative sia nostre che del pubblico e di rimanere quindi
delusi. Poi man mano che passava il tempo e noi eravamo sul palco eravamo
sempre più sicuri e abbiamo cantato sempre meglio.
Mentre cantavamo ridevamo anche e
ci siamo divertiti.
Qualcuno dal pubblico ci riprendeva
con la telecamera e questo ci ha fatto sentire dei veri artisti.
Non ci aspettavamo che alla fine
del concerto regalassero ad ognuno di noi dei fiori e questo vuol dire che il
concerto era piaciuto.
Infatti il pubblico si è divertito
molto, ha cantato i ritornelli con noi, ha battuto le mani, si è coinvolto
sempre di più.
Alla fine del concerto sono saliti
sul palco anche gli autori della mostra di pittura e tutti insieme abbiamo
ricevuto gli applausi del pubblico.
Aspettiamo di potere realizzare un
prossimo concerto con un repertorio diverso.
L.P.M.
Tratto dal giornalino Pensieri
n° 1
Laboratorio di Cucina e
Pranzo
Qui di
seguito vi metto l'intervista che avevo fatto al laboratorio di
cucina nel 1999, che spiega come funzionavano le due attività.
INTERVISTA
AL LABORATORIO DI CUCINA di DAVIDE ALA
Davide:
"Ciao Gianni, sono del Giornalino, volevo farti
un'intervista. Chi partecipa al laboratorio di cucina?"
Gianni:
"Io - Giovanni Trupo -, Raffaella, Francesca, e quelli che
mangiano, è logico!!"
Davide:
"E chi sono quelli che mangiano?"
Gianni:
"Si possono unire gli albanesi, i croati...! Oggi ci sono io,
Raffaella, Maria, se ti vuoi unire anche tu, Davide.... Ci sono
una decina di persone, non me le ricordo tutte."
Davide:
"Grazie!"
Gianni:
"Prego, figurati"
Davide:
"Ciao Raffaella, qual è la cosa più bella di questo
laboratorio?"
Raffaella:
"Considerando che io amo cucinare...secondo me è bello cucinare
tutti insieme: è bello perché ognuno fa qualcosa da i suoi
suggerimenti e poi... E' anche bello mangiare! Pranzare tutti insieme
è piacevole e divertente perché sembra una festa. Poi, come dici
sempre tu... E' meglio mangiare in compagnia che da soli."
Davide:
"Qual è il tuo piatto preferito?"
Raffaella:
"Il mio piatto preferito? La pasta al forno."
Davide: "Oggi c'è anche la
tovaglia...che lusso! Eh come mai?"
Raffaella:
"Sì, perché non ci stiamo con dieci vassoi sul tavolo!!"
Davide:
"Ciao Mauro, cosa stai facendo?"
Mauro:
"Devo portare le sedie."
Davide:
"Ciao Moreno, come decidete cosa mangiare?"
Moreno:
"Decidiamo tutti insieme."
Davide:
"Gianni, come mai ti improvvisi cuoco?"
Gianni:
"Perché mi è venuto un lampo di genio: stavo nel laboratorio
della mia cucina che è di 50 m x 100 ed ho fatto un intruglio e poi
ci sono andati i funghi sopra la pizza..."
Davide:
"Cosa mangiate oggi?"
Gianni:
"Insalata di riso e insalata di pomodori e mozzarella."
Davide:
"Secondo voi in quale regione italiana si mangia meglio?"
Gianni:
"In Basilicata."
Raffaella:
"Ma Gianni è di parte! Secondo me...in Toscana."
Moreno:
"Qui, in Piemonte."
Davide:
"E qual è il piatto del Piemonte che ti piace di più?"
Moreno:
"Il pollo."
Mauro:
"Il salame."
Davide:
"E secondo te, Mauro, in quale regione italiana si mangia
meglio?"
Mauro:
"Si mangia bene a Venezia."
Davide:
"All'interno del laboratorio, come vi dividete i ruoli? Fate
i turni?"
Mauro:
"Abbiamo i turni."
Davide:
"Tu, Moreno, oggi cosa fai?"
Moreno:
"Devo pulire il pavimento e preparare il caffè.?
Davide:
" Tu, Mauro, cosa fai oggi.?
Mauro:
"Lavo i piatti, e non ne ho voglia!!"
Davide:
"Tu, Gianni, cosa fai oggi?"
Gianni:
"Faccio un po' di cucina."
Davide:
"Ti piace?"
Gianni:
"Sì, perché quando mi cade l'olio bollente sul braccio, ci
godo!!"
Davide:
"Se apriste un ristorante, che tipo di clientela vorresti
avere e cosa faresti mangiare?"
Mauro: "Di tutto."
Gianni:
"Clientela di ogni genere."
Davide:
"Segui programmi alimentari in TV, per esempio LINEA VERDE?"
Gianni:
"Molti, dal mattino alla sera!!!"
Mauro:
"Sì!"
Moreno:
"Sì"
Davide:
"In quei programmi, c'è un cuoco che preferisci?"
Gianni:
"Sì, Pippo Baudo!"
Davide:
"Gianni cosa stai facendo?"
Gianni:
"Taglio i wurstel a fettine...questo è caduto, lo butto via o
lo mangi tu?"
Raffaella:
"Vorresti dire che sono una spazzatura?"
Davide:
"Gianni qual è il piatto che ti piace di più di quelli
che si vedono in TV?"
Gianni:
"I gamberetti in salsa rosa."
Davide:
"Grazie a tutti per la collaborazione all'intervista."
Tratto dal giornalino Pensieri n° 1
Laboratorio di
Bricolage
Facevamo
il laboratorio di bricolage con Raffaella e Francesca. Facevamo
collanine, braccialetti e orecchini per vendere nel mercatino di
natale. Compravamo il materiale per continuare l'attività. Materiali
belli per bigiotteria bella: filo da pesca, perline, filo di cotone.
Ero allegro e contento quando le persone apprezzavano il nostro
lavoro.
Facevamo
anche i costumi di carnevale.
INTERVISTA
AL LABORATORIO DI BRICOLAGE
di
Francesco Montella
Francesco:
Quale è la finalità di questo laboratorio?
Francesca:
passare un po’ di tempo insieme. Imparare a lavorare, disegnare,
incollare; in questo momento costruire i costumi per il carnevale.
Alessandro:
E' bello fare queste cose come preparare i nostri costumi per la
festa .
Sofia:
Si taglia, si passa il tempo, si disegna.
Raffaella:
Poi dipende dalle cose che facciamo no? Perché non facciamo sempre
le stesse cose.
Raffaella:
Dipende anche un po' dai lavori che facciamo, adesso per esempio per
Carnevale, stiamo facendo i vestiti, allora ognuno si occupa di una
parte, ma non è che ognuno si occupa sempre dello stesso compito, tutti fanno tutto.
Francesco:
Adesso, in vista del Carnevale preparate i vestiti?
Raffaella:
Ognuno costruisce un pezzo del suo costume, alcuni li facciamo
insieme, e, alcuni, ognuno li costruisce per sé.
Francesco:
Ognuno lavora per sé, in poche parole.
Raffaella:
Prima per esempio quando facevamo le collane da vendere, per Natale,
facevamo tutt'altra roba, dipende un po' dal momento.
Francesco:
Allora Sofia, non hai altro da aggiungere? Vedo che stai
fabbricando, tagliando, modellando. E, poi che cosa altro mi dite
ancora?
Raffaella:
Che cosa stai tagliando, adesso?
Sofia:
Una spada.
Francesco:
a parte adesso che state preparando qualcosa per Carnevale, ma in
generale, nel corso dell'anno, che cosa fate?
Alessandro:
Di tutto, ad esempio collane, lavori manuali in generale.
Raffaella:
Lavori manuali, che richiedono un po' di fantasia ma anche l'uso
delle mani; costruiamo delle cose.
Francesca:
Dipende dai periodi dell'anno, per esempio per Natale abbiamo
costruito collanine, orecchini, bracciali.
Francesco:
Quelli che ho visto sul bancone alla festa?
Francesca:
Ora ci stiamo preparando per la festa di carnevale di venerdì e
stiamo costruendo i vestiti.
Francesco:
Per avere quel minimo per la festa e fare bella figura.
Raffaella:
A Carnevale ogni scherzo vale.
Francesco:
Si, anche, ma a parte questo, che cosa state preparando?
Francesca:
Quest'anno abbiamo fatto queste cose qua, ed in futuro non si sa.
Francesco:
Ok, in base agli eventi, che succederanno qui a Diapason.
Francesca:
Prima c'è stata la festa di Natale, adesso quella di Carnevale e
vedremo dopo cosa ci aspetta.
Francesco:
Potete raccontare qualche vostra esperienza per completare questa
seconda domanda, chi è quindi che inizia?
Sofia:
Sto costruendo una spada, un mantello, un cappello.
Alessandro:
Un parrucchino con la barba.
Raffaella:
Io, invece non mi sono ancora costruita praticamente nulla.
Francesco:
A distanza di soli tre giorni dalla festa?
Raffaella:
Eh, mi arrangio in qualche modo.
Francesco:
Quali sono le vostre impressioni ed esperienze?
Sofia:
Mi piace, è un passatempo.
Raffaella:
Certe volte può essere divertente, altre volte invece può essere
noioso. A volte, però, facciamo altro, parliamo d'altro e facciamo
poco ma va anche bene così.
Francesco:
Si fa qualcosa di diverso. No?
Raffaella:
E poi raccontate un po’ le vostre esperienze.
Francesca:
Io, rispetto all'anno scorso non posso dire. In questo laboratorio,
rispetto all'anno scorso mi sto divertendo molto, li conosco meglio,
ho confidenza, e se fossimo un po’ di più a lavorare in questo
laboratorio ci si divertirebbe di più, e, forse, riusciremmo a fare
qualcosina in più.
Francesco:
Si son d'accordo.
Francesca:
Per esempio per questa festa di Carnevale ci stiamo costruendo i
costumi, però alla fine avremo i costumi solo noi che lavoriamo in
questo laboratorio, gli altri non l'avranno. Abbiamo allora deciso di
mettere a disposizione del materiale in modo che anche coloro che
non partecipano al laboratorio possano crearsi qualcosa sul momento.
Francesco:
di cosa si occupa ognuno di voi?
Raffaella:
non ci sono compiti specifici, dipende da cosa bisogna fare. Ognuno
lavora per realizzare qualcosa per se ma collaboriamo se qualcuno è
in difficoltà.
Tratto dal
giornalino Pensieri n° 3
Feste
Erano
occasioni divertenti con gli amici. Mangiare i panini, bere la coca
cola e il caffè. Facevamo feste di carnevale, Natale, compleanni e
altro.
Una
Serata in Allegria tra Maschere e Cotillons
Il
giorno 23 febbraio presso i locali di Diapason, si è svolta una festa di carnevale organizzata dal gruppo dei giovani.
Lo
scopo di questa festa era quello di divertirsi in armonia ed
allegria, cercando di essere coinvolti tutti, facendo divertire le
persone presenti attraverso le creazioni dei costumi.
I
costumi servivano a rappresentarsi reciprocamente, tutti i giovani ed
i tutors di Diapason:
- Davide ha rappresentato Moreno, con la camicia ed il gillet del papà e gli occhi blu.
- Alessandro era travestito da Raffaella, con una gonna scozzese di carta e la parrucca marrone.
- Sofia era vestita da Francesca, con la gonna scozzese, le scarpe con i tacchi, la maglia grigia, il trucco, i capelli con i ciuffi rossi.
- Francesca era travestita da Sofia: aveva una tuta con le marche delle sigarette ed i “cickles”, la marca del caffè, con la tazzina in mano ed i pennelli sulla tuta.
- Claudia De Figueiredo era travestita da Federica, si toccava la collanina e diceva "Sono qui".
- Franca che era travestita da Marco ed aveva un cuscino (per fare la pancia) una parrucca ed un paio di baffi biondi.
- Federica era travestita da Claudia ed aveva le lentiggini aveva un pennello ed un foglio di carta con la bici disegnata.
- Moreno che era travestito da Alessandro ed aveva un paio di occhiali ed una cuffia da piscina(per imitare la sua pelata).
C'erano
però delle persone che hanno deciso di non
travestirsi: Francesco, Gabriele, Mariella, Vilma, Fabio e Simona.
Era
difficile riconoscere Alessandro perché era
travestito troppo bene.
Moreno
aveva capito che Davide imitava lui e quindi si è messo a ridere, quando ha scoperto che sotto i grandi occhi blu c'era
Davide.
Ad
un certo punto della serata ci sono state delle dimostrazioni di
Francesco e Gabriele, i quali hanno spiegato le attività che vorrebbero proporre a Diapason.
Gabriele
ha fatto una dimostrazione di alcune mosse di Karate, che è lo sport
che pratica da diversi anni e che vorrebbe insegnare a tutti coloro
che ne fossero interessati.
Francesco
ha presentato un tipo di massaggio che si chiama Riflessologia del
plantare, che può essere considerato anche come una terapia
alternativa alla medicina tradizionale, e che vorrebbe praticare a
chi ne fosse interessato.
Il
pubblico sembrava essere molto interessato agli argomenti proposti da
entrambe le persone.
C'è stato anche un rinfresco, con delle bugie, dei tramezzini, diverse
torte ed alcune bevande.
Abbiamo
ascoltato della musica e abbiamo anche ballato e fatto qualche
gioco.
Secondo
tutti coloro che hanno partecipato alla festa, è stata una bella serata ben riuscita nell'organizzazione e nella
interpretazione reciproca dei personaggi.
Si
rinnova l'invito alle prossime feste, a tutti coloro che ne saranno
interessati.
La
redazione
Tratto
dal giornalino Pensieri n° 6
Gite
A quei tempi facevamo tante
gite al mare, in montagna il gusto ci guadagna e in altre città,
tipo l'aquario di Genova.
UNA GIORNATA A FINALE
Giovedì
15 giugno siamo andati al mare a Finale Ligure, dove c'è una spiaggia molto bella e molto spaziosa. C'erano Ornella, Federica,
Franca, Raffaella, Davide, Sofia, Alessandro, Claudia e Marco.
Siamo
partiti con il treno da Porta Nuova alle ore 8,30 e siamo arrivati a
Finale alle ore 11 e ci siamo recati subito in una spiaggia libera.
Alcuni di noi hanno fatto il bagno nonostante l'acqua fosse fredda,
altri non hanno avuto il coraggio di entrare in acqua e sono rimasti
a prendere il sole.
Dopo
il bagno abbiamo consumato il nostro pranzo a sacco: Sofia ha tirato
fuori un contenitore con la pasta asciutta e noi l'abbiamo guardata
un po’ con invidia un po’ con meraviglia. Siamo rimasti
dispiaciuti per il fatto che l'abbia mangiata tutta senza offrirne un
po’ agli altri, neppure ad Alessandro, che è il suo fidanzato. Tutti gli altri componenti del gruppo avevano dei
banali panini, che comunque abbiamo consumato velocemente, data la
fame che il viaggio e il bagno ci avevano provocato.
Davide,
come al solito, appena vedeva un fanciulla carina, faceva di tutto
per provocare una conversazione: le diceva che era bella e che voleva
conoscerla meglio. Qualcuna si è fermata, un po’
incuriosita a parlare con lui, qualcun'altra si è offesa e ha continuato per la sua strada senza degnarlo neanche di
uno sguardo. Povero Davide!
Dopo
pranzo siamo andati a passeggio per le vie molto affollate del paese
e abbiamo preso un gelato o una granita.
Alle
ore 17 siamo andati in stazione per tornare a Torino, anche se
avremmo voluto stare ancora un po’ lì perché ci eravamo divertiti molto. In treno alcuni hanno dormicchiato, altri
parlavano. Sofia era instancabile, aveva sempre qualcosa da dire con
tutti, consolava Marco che era triste perché voleva tornare a casa, anche se anche lui si era divertito. Davide,
non soddisfatto di parlare con la sua compagnia, cercava di attaccare
discorso con i viaggiatori degli altri scompartimenti, in particolare
con le ragazze, naturalmente solo quelle carine.
E'
stato molto bello trascorrere una giornata insieme al mare e speriamo
che ci siano altre occasioni di questo genere.
Alessandro
Allara e Davide Ala
Tratto
dal giornalino Pensieri n° 4
Centro Giovani
Eravamo
giovani ed era un gruppo di ragazzi che frequentavano Diapason e
volevano cambiare il mondo perché non ci piaceva come erano le cose.
Non tutti ci capivano, invece li ci capivano di più e ci
accettavano con le nostre difficoltà.
Dopo un
po di tempo, con l'associazione Punto Diapason e l'Ancora ci siamo
chiamati Punto
e a Capo.
I
ragazzi di Punto e a Capo
I
ragazzi di Punto e a Capo sono simpatici e si sta bene con loro, con
i ragazzi del Punto e a Capo si mangia bene; io e i ragazzi di Punto
e a Capo facciamo tante gite.. belle, divertenti e simpatiche. I
ragazzi di Punto e a Capo: umani, belli, insomma, unici!
di
Alessandro Allara
Tratto
dal giornalino Pensieri, n° 17, dicembre 2004
Arteterapia
INTERVISTA
A DANIELA
1- Che lavoro fai?
Io faccio la psicologa e l’arteterapeuta.
2- Cosa fai a punto diapason?
A punto diapason faccio la mia professione: la psicologa e l’arteterapeuta; e lavoro sia con bambini che con i ragazzi più grandi. Sono anche la presidentessa dell’associazione e mi occupo anche del coordinamento delle attività di questo centro che avete chiamato Punto e a Capo.
3- Cosa fai nel tempo libero?
Dipende dalle stagioni: d’estate mi occupo del giardino e dell’orto che ho a casa, e d’inverno soprattutto gioco con mia figlia e con i miei nipoti e poi mi piace ricamare e dipingere, leggo moltissimo e ascolto musica.
4- Vai al cinema?
Purtroppo no, vado pochissimo per una questione di tempo, di organizzazione familiare. Mi piacciono i film e li guardo in VHS.
5- Ti piace fare il tuo lavoro?
Si, mi piace molto.
6- Perché?
Perché mi mette a contatto con la gente.
7- Cosa fai il sabato con tua figlia?
Cuciniamo insieme, e poi il pomeriggio lo dedichiamo in parte al riordino della sua cameretta e poi di volta in volta organizziamo dei giochi con gli altri bimbi oppure dipingiamo oppure se è estate mi aiuta a curare il giardino oppure qualche volta andiamo a trovare degli amici.
8- Qual è il tuo hobby preferito?
Il mio hobby preferito è leggere, diciamo il preferito in assoluto. Mi piace molto anche restaurare mobili e ricamare.
9- Esci con tuo marito o da sola?
Esco raramente con mio marito, però ogni tanto si.
10- Ti è piaciuta questa intervista?
Si, mi è piaciuta molto.
Sofia Demarchi
Tratto
dal giornalino Pensieri n° 14
Autonomia
L'associazione
L'Ancora ha preso un alloggio in via Cenischia, zona San Paolo, per
aiutare i ragazzi a imparare l'autonomia abitativa.
LA
MIA TESTIMONIANZA SU VIA CENISCHIA
La
mia esperienza in via Cenischia è stata positiva perché mi sono
divertito tanto con Davide; abbiamo pulito una sedia di legno,
l’abbiamo verniciata di blu scuro, abbiamo bevuto il tè con i
biscotti e dopo il the abbiamo visto una cassetta sul cane Rex.
Il
giorno dopo io e Davide siamo andati a mangiare fuori con i tutor: ho
mangiato una pizza ai funghi e bevuto una Coca Cola, Davide ha
mangiato un panino al prosciutto e pomodoro.
Dopo
mangiato siamo andati a fare una passeggiata al mercato di via
Cenischia; ho comprato in una bancarella un vassoio di legno
intagliato. Siamo tornati nella casa di via Cenischia e ho colorato
il vassoio di blu.
Quando
era quasi ora di cena abbiamo apparecchiato la tavola, abbiamo messo
l'acqua a bollire per fare la pasta con il pomodoro, abbiamo mangiato
il pane con le noci fatto da me e Davide aiutati dai tutor e abbiamo
fatto anche una bella torta di cioccolato.
Dopo
cena ho lavato i piatti e Davide ha asciugato e messo a posto.
Dopo
i piatti eravamo stanchi e siamo andati a letto.
Il
mattino dopo ci siamo alzati e abbiamo fatto colazione con una tazza
di caffè e una fetta di torta al cioccolato, abbiamo lavato le tazze
della colazione, abbiamo rifatto il letto dove abbiamo dormito.
La
cosa che mi piacerebbe fare in via Cenischia è dare il bianco e
dipingere la porta di giallo.
Questa
esperienza mi è piaciuta tanto e mi piacerebbe rifarla con un altro
mio amico.
Moreno
Benatello
LA
MIA ESPERIENZA IN VIA CENISCHIA: UNA
GIORNATA CON AMICI
L’esperienza
in via Cenischia – zona San Paolo – l’ho trovata bella ma
difficile, dal momento che c’è stato poco tempo per fare tutte le
cose che avrei voluto fare.
Una delle cose che
mi è piaciuta è stata vedere il film di Rex con Moreno e Valentina
perché ci siamo rilassati sul divano con le coperte, le patatine, il
the caldo e le altre bibite.
In
futuro mi piacerebbe dormire più notti nella casa .
La
casa adesso mi piace più di prima. Abitando nella casa ho avuto modo
di conoscere meglio le volontarie e i tutor che mi hanno aiutato nei
momenti di difficoltà.
La
casa è stata rimessa a posto con i soldi dell’Ancora.
Mi
piace il fatto che ho avuto modo di crescere insieme ai tutor e ai
ragazzi .
Davide
Ala
Tratto dal giornalino Pensieri n° 22
Inglese
Ho
fato inglese con Laura Strocchi e lei mi ha aiutato a tradurre delle
canzoni in inglese e da questo è nato il mio interesse per la
musica.
Lei
faceva inglese anche con Federica.
Ballo
Elena
Dalla Grana ci faceva il corso di ballo latino americano ma lei era
italiana. Non mi piaceva perché era triste. L'ha abbandonato e l'ha
sostituita Claudia. Io non l'ho più fatto ma altri ragazzi sì.
Fumettando
E'
stata un esperienza che ci ha coinvolti tutti, tutors e ragazzi a
raccontarci. Ci siamo divertiti a fare insieme a Claudia delle
vignette su di noi. Bello e snello .
Montagna
Andare
in montagna all'inizio mi piaceva. Non sono più andato perché c'era
qualche ragazzo che mi disturbava e io non mi sentivo tranquillo e ho
deciso di non andare più. Questa cosa mi dava fastidio perché avevo
un buon affiatamento con gli altri e questo mi è mancato. Difatti la
prossima domenica tornerò in montagna con i miei amici e sono
contento di questo. La montagna la consiglierei perché stare
all'aria aperta è cosa che ti crea benessere, sia a te che agli
altri. E' bello anche il contesto fuori dalla città e dalla vita di
tutti i giorni che ti assilla. E' una occasione per pensare a sé
stessi.
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