Tutors
Dottoressa De Leo la psichiatra era un po' matta ma sana. Ha creato
Diapason. Alcune volte si dimenticava gli appuntamenti o arrivava in
ritardo, la donna delle mille idee. Alcuni suoi collaboratori non mi
piacevano perché quando vedevano che non c'erano soldi per loro se
ne andavano senza aiutare i ragazzi, facevano il lavoro senza voglia.
Invece tanti altri ci hanno messo la passione e credevano nei ragazzi
e nelle famiglie e per questo mi piacevano.
Daniela Dallorto la donna sanguisuga quella che mi ha aiutato, con
lei facevo l'attività di arte-terapia. Molto professionale ma
non troppo non mi ha regalato tutto. La sua simpatia la allegria
degli anni 60. All'inizio ero arrabbiato e non mi fidavo di nessuno.
Quando sono arrivato mi sembrava una perdita di tempo e mi dicevo che
senso ha? Essere con persone che avevano i miei stessi problemi mi ha
aiutato a non sentirmi solo e pensavo queste persone cosa vogliono da
me? Mi sentivo a disagio, mi metteva ansia, con il tempo, invece, ho
capito che non era tutto brutto e che mi potevo fidare. Avevo paura
non ero tranquillo. Subito non capivo che era importante. Ero in una
fase difficile e c'è voluto del tempo per superare. Ero un po'
incavolato con le cose della vita. Ero più istintivo mentre adesso
ci ragiono di più. Mi dava fastidio tutto non accettavo i paletti.
Raffaella De Rienzo ci faceva fare il laboratorio di bigiotteria,
dove facevamo collane, braccialetti e orecchini, che poi vendevamo al
mercatino di natale. Era bello e mi piaceva. L'altro laboratorio di
Raffaella era quello di cucina dove ci insegnava a fare la spesa e
preparare le ricette.
Francesca Garena, “garenum d'amore”, era un volontaria simpatica
che è stata con noi per tanti anni. Era presente nei laboratori e
nelle feste e gite.
Igor Baratta era strano perché dormiva sugli allori si piangeva
addosso si trovava bene con noi aveva la cotta per Raffaella De
Rienzo ma lei lo considerava solo un amico e lui c'è rimasto male.
Era un tutor un po' fattibile. A volte mi faceva fare cose belle a
volte ci proponeva cose noiose. Una volta ci ha fatto vedere un film
triste sul disagio giovanile che mi ha messo angoscia. E poi si
trovano le cose vere. Ci pagava i panini arrotolati con la salsa
piccante prima delle riunioni del centro giovani.
Michele Strocchi era vero suonava con noi la batteria. Ci faceva fare
le serate a Villarbasse, dove suonavamo e cantavamo. Era bravo. E ci
offriva i panini con i soldi dell'associazione.
Laura Strocchi mi faceva lezioni di inglese private. Mi aiutava a
tradurre le canzoni dall'italiano all'inglese. Si vestiva come le
tovaglie del pic-nic.
Claudia de Figueiredo, la brasilera, ha cominciato con il laboratorio
di pittura, poi lezioni di computer e il giornalino. Ha fatto con noi
“Fumettando Diapason”, che sono delle vignette satiriche su tutti
i personaggi di Diapason.
Costanza capo redattore a tutte le ore. E' stata lei a iniziare il
giornalino.
Ornella Giargia, “cicciona che piace”. E' una psicologa, ma
partecipava alle gite, feste e attività varie con i ragazzi.
Franca Ciardo, la donna dei panini. Ama Magalli e sono tutti galli.
E' arrivata come studentessa dentro la ressa ed e rimasta come una
sanguisuga. Ci siamo subito affezionati a lei perché è diventata
subito una di noi.
Antonio Pischeda corso di informatica avanzato. Usava il mouse.
Le studentesse
Ci sono state le studentesse che venivano. Sonia era brava, aveva il cuore con le ali ti parlava dei suoi problemi senza pesarti amava la musica e io mi sono subito appassionato a lei.
Le volontarie del Servizio Civile
Ci sono state le studentesse che venivano. Sonia era brava, aveva il cuore con le ali ti parlava dei suoi problemi senza pesarti amava la musica e io mi sono subito appassionato a lei.
Le volontarie del Servizio Civile
Le prime due sono state Elena Dalla Grana e Adriana.
parmigiano reggiano, era molto allegra, e sapeva ascoltare i ragazzi
facevo le proposte romantiche. Lei è rimasta con noi anche dopo la
fine del servizio civile. Ha fatto vari laboratori e anche
capo-redattore del giornalino.
Ilaria Comba mangiava senza glutine. Ero preoccupato per lei, rideva
come una polla, si lavava sempre, era allegra.
Ilaria Arzano era arrabbiata con il mondo, molto più ombrosa .
Eleonora non me la ricordo .
Giovanna verde era simpatica e anche io volevo sposarla e ho detto
fai la mia amante. Era siciliana come me e gli piaceva il formaggio.
Eravamo andati a Vinadio e alle terme a farci i bagni di fango che
rigenerano la pelle.
Malita la donna preferita mangiava con noi. Era antipatica a volte ma
poi faceva le battute. E' stata l'ultimo capo redattore del
giornalino.
Noemi è strana, ma chi non lo è? E' pessimista e deve essere
ottimista perché quando troverà il ragazzo giusto mi darà ragione
dicendo che non sono tutti stronzi. Io la chiamo la mia stellina e
sua cugina la mia stellona. Gli piace mangiare bene e quando vince la
Juve si gasa. E' siciliana come me e vuole vivere da sola come me. Si
vuole compare la Opel Adam che a me non piace. Se si sposa stappiamo
lo champagne. Lei in questi mesi ogni tre per due si becca multe dai
vigili perché ha messo la macchina dove non si può parcheggiare e
Fausto ha detto che paga più multe ai vigili che godersi la macchina
e comprarsene un altra. Mia mamma una volta gli ha pagato la multa ma
non gliela paga più mi sembra recidiva e masochista. Meno male che
io non ho la macchina cosi non prendo le multe.
Sara Binotto mi ricorda il mare ed è molto brava. Ha un ragazzo un
po' camorrista che si chiama Simone e un po' smemorato e un po'
confusionario nel senso che si dimentica delle cose da fare.
Le mie osservazioni sui personaggi sono un po' serie e un po'
ironiche.
Grazie davide di rcorcordarci così bene e nella giusta ironia anche noi siamo pieni di ricordi ed affetto per Te e tutti gli altri ragazzi con cui abbiamo passato dei begli anni di esperienza e di crescita per ciascuno picooli, giovani, adulti , genitori, professionisti ,,,,,, Ci rincontreremo ancora ? come vecchi amici ? ciao da arsdiapason
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